Una volta ottenuto un file a colori ben bilanciato, possiamo tornare all’inizio del menu e selezionare il sotto-menu del Bianco e Nero, che è quello per noi più importante, perché ci permette di tradurre l’immagine a colori in una bianco e nero in modo davvero perfetto.
Cliccando sulla voce B&N si aprirà una serie di comandi che consente di convertire in scala di grigio ogni singolo colore, con dunque un controllo totale sul risultato finale. Ora potremo finalmente rendere la nostra fotografia coerente con l’immagine che abbiamo pre-visualizzato sul campo.
In questo pannello infatti, ogni “slider” corrisponde a un colore che può essere convertito in un grigio più scuro o più chiaro, a seconda che trascini il comando verso sinistra o verso destra.
Occhio però a non esagerare, chiudendo troppo le aree in ombra e schiarendo troppo le alte luci. E’ fondamentale che tu faccia un po’ di pratica, per prendere le misure e capire come ottenere risultati efficaci, ma naturali. Bisogna infatti prestare attenzione a non degradare i pixel: se si esagera con lo schiarimento o lo scurimento dei toni, possono comparire macchie e artefatti.
Inoltre, se la foto originale presenta dei problemi di esposizione, la conversione potrebbe evidenziarli. In questo senso, la conversione in bianco e nero non andrebbe mai vista come una tecnica di “salvataggio” per sopperire a un errore tecnico.
Come abbiamo visto fino a qui, trovare le condizioni ideali per sviluppare e convertire in bianco e nero una fotografia è un processo articolato, che può richiedere un investimento anche significativo di tempo ed energie.
Dunque, potresti essere portato a pensare che non ne valga la pena, ma ti assicuro che non è così, e nella prossima lezione di dimostrerò come, solo attraverso l’applicazione di specifiche tecniche di sviluppo, è possibile tirare fuori il meglio da tanti tipi di fotografie.
Detto questo però, tieni anche presente che una volta che abbiamo identificato un processo di sviluppo che funziona (che sia nostro o di altri), grazie ai “presets” possiamo velocizzare il lavoro riapplicandolo ad altre fotografie che abbiano caratteristiche e intento simili a quella che abbiamo usato come modello.